La nuova Florim Ceramiche a Fiorano ModeneseUn progetto di ampliamento e riqualificazione che intende coniugare funzionalità ed efficacia della linea produttiva con una dimensione architettonica, cromatica e di layouting in perfetta simbiosi estetica con il territorio circostante. Questo, a grandi linee, l'approccio della società Ingegneri Riuniti di Modena nel realizzare il progetto della nuova sede di Florim Ceramiche, concretizzando appieno le idee di Claudio Lucchese, presidente della Spa di Fiorano Modenese che si occupa di lavorazione e logistica di lastre di ceramica di grande formato. Il risultato è una singola unità di fabbricato con un design armonioso di geometrie lineari, ma nello stesso tempo con caratteristiche peculiari e decisamente innovative rispetto agli altri edifici industriali. In particolare, gli oltre 1.000 m quadrati di grandi vetrate, rendono l'interno un ambiente ampio e luminoso, dando priorità alla luce naturale nella superficie di 48 mila metri quadrati delle diverse zone di lavoro e produzione. Le grandi aperture sulla facciata rendono visibili dall'esterno le sofisticate tecnologie robotizzate dell’azienda con l'aiuto di una luce naturale uniformemente profusa dai finestroni rettangolari apribili a vasistas, nonché dalla stessa copertura della struttura, formata da macroshed con varie parti trasparenti e apribili, che contribuisce a creare l'effetto di illuminazione naturale per tutto l'ambiente interno nel suo complesso. Il tutto è stato disegnato per rappresentare un progetto di rigenerazione urbana e ambientale con una grande cura dei dettagli con finiture interne ed esterne di qualità in un contesto di colori e linee pulite, arricchito all'esterno anche dalla presenza di un'opera scultorea dell'artista della transavanguardia Giuseppe Gallo – titolata “Percorso Amoroso” – che crea suggestivi giochi di luci e ombre sulle pareti grigio antracite della facciata dell'edificio. La struttura ha anche una superficie di 26.000 mq di pannelli fotovoltaici che porteranno l'azienda a contare sulla quasi totale autosufficienza energetica. Leggi l'articolo sul sito di Infobuild Leggi la scheda progetto