[FOCUS] Project Management 2020Siamo arrivati ancora una volta alla conclusione di un anno: tempo di bilanci e soprattutto di definizione di obiettivi per l’anno futuro. Se guardiamo al panorama delle opere pubbliche e dei grandi investimenti privati nel nostro paese la situazione appare abbastanza sconfortante: carenza strutturale di risorse, applicazione di finanziamenti a pioggia senza precise strategie e obiettivi, forti differenziazioni tra nord e sud, carenza di formazione in tutta la filiera del mondo dell’edilizia, quadro normativo che anziché semplificarsi sembra orientarsi sempre più ad una maggiore complessità e tante altre amenità…. Tuttavia in qualità di professionisti e società di ingegneria e architettura non possiamo e non vogliamo lasciarsi sopraffare dalle difficoltà né tantomeno dal pessimismo; possiamo guardare al futuro e alimentare la nostra attività con qualche segnale di ottimismo: la città di Milano ha da tempo invertito la tendenza, prendendo in mano il proprio futuro e ridisegnandosi come città europea contemporanea, attrattiva per lavoratori, investitori e turisti e sta diffondendo un nuovo approccio che coniuga il “green” della sostenibilità con criteri di efficienza organizzativa. Tale approccio ha portato una ventata di entusiasmo anche presso gli investitori e i proprietari di grandi patrimoni immobiliari (SGR, Fondi, ecc) che si va diffondendo nell’hinterland e coinvolge ormai le città limitrofe quali Bergamo, Pavia e altre. Anche la città di Roma sembra dare segni di risveglio, insieme a città secondarie ma fondamentali per storia quali ad esempio Padova. La sfida che ci aspetta è quella di coniugare una grande attenzione agli aspetti della sostenibilità ambientale, non più procastinabile visto i dati che ci arrivano da vari enti in merito al consumo di risorse naturali ed alla emissione di CO2, con criteri di efficienza organizzativa e produttiva. In questo senso la pubblicazione della UNI ISO 21500 “Guida alla gestione progetti (project management)” e la Norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024 “Valutazione della conformità - Requisiti generali per organismi che eseguono la certificazione di persone” costituiscono un valido contesto di riferimento sul quale tentare un vero salto di qualità. Si tratta di sviluppare un processo di sensibilizzazione culturale e di formazione in tutta la filiera dell’edilizia partendo dalle stazioni appaltanti sino ai gestori della manutenzione, passando per le strutture di progettazione, le imprese di costruzione, i fornitori di componenti edilizi ed impiantistici e tutti gli stakeholders interessati al processo in forma diretta o indiretta. Il processo di certificazione impostato originariamente su procedure internazionali quali PMI, IPMA, Prince 2 oggi si completa con le procedure ISO fornendo a società e professionisti un percorso formativo specifico e condiviso. Il settore della progettazione e dell’industria sta rispondendo a queste sollecitazioni e si sta orientando sempre più verso l’applicazione di tali procedure che garantiscono nelle diverse fasi di Avvio, Pianificazione, Esecuzione, Controllo e Chiusura il controllo delle attività e l’orientamento delle stesse agli obiettivi definiti, nell’ambito degli scopi individuati. La necessità di un approccio “target oriented” è la risposta all’incremento progressivo del livello di complessità dei processi realizzativi e di gestione non solo degli edifici ma delle città e dell’intero territorio. La partita che si giocherà nei prossimi anni sarà quindi su due campi: Vedere se anche le stazioni appaltanti pubbliche coglieranno questa opportunità investendo in formazione del proprio personale ed in particolare dei RUP, superando l’attuale modello organizzativo basato su un approccio amministrativo-burocratico piuttosto che funzionale, Vedere se il quadro normativo saprà introdurre nel Codice Appalti e nei vari collegati precise indicazioni di utilizzo di tali procedure, introducendo criteri premianti che favoriscano le Amministrazioni virtuose.