[FOCUS] Il dissesto idrogeologico in Italia: uno scenario sempre più allarmante!Il dissesto idrogeologico è l'insieme dei processi morfologici che hanno un'azione distruttiva in termini di degradazione del suolo e quindi indirettamente nei confronti di ogni opera su di esso realizzata. Si intendono quindi tutti i processi dinamici, a partire dall'erosione superficiale fino agli eventi più catastrofici quali frane e alluvioni. In relazione a questa definizione, si può senza dubbio affermare che: “l'Italia è un paese estremamente vulnerabile”. Il 91% dei comuni italiani, pari ad un numero di 7.275, si trova in zona a rischio idrogeologico, cioè in un'area in cui il pericolo di frane è elevato (livello P3) o molto elevato (P4) o la pericolosità idraulica è di livello medio. Il nuovo rapporto sul dissesto idrogeologico in Italia, presentato da ISPRA, ha fornito una nuova fotografia della situazione del nostro paese; nel 2015 (l'anno della precedente rilevazione) la percentuale di Comuni a rischio era dell'88%. La superficie potenzialmente soggetta a frane è poi maggiore del 2,9% rispetto al 2015 e quella potenzialmente allagabile nello scenario medio del 4%. Considerando solo le aree classificate con il livello più alto di pericolosità per frane e alluvioni la percentuale nazionale è il 16,6%, pari complessivamente a 50.117 chilometri quadrati. “Fonte: Rapporto ISPRA 287/2018” La popolazione residente esposta a rischio alluvioni in Italia è pari a: 2.062.475 abitanti (3,5%) nello scenario di pericolosità idraulica elevata P3 (tempo di ritorno fra 20 e 50 anni); 6.183.364 abitanti (10,4%) nello scenario di pericolosità media P2 (tempo di ritorno fra 100 e 200 anni) e 9.341.533 abitanti (15,7%) nello scenario P111 (scarsa probabilità di alluvioni o scenari di eventi estremi). Popolazione a rischio alluvioni residente in aree a pericolosità idraulica in Italia - "Rapporto ISPRA 287/2018” Unità locali di Imprese a rischio alluvioni in Italia – “Rapporto ISPRA 287/2018” Le regioni con i valori più elevati di popolazione a rischio alluvioni nello scenario di pericolosità idraulica media sono Emilia-Romagna, Toscana, Veneto, Lombardia e Liguria. Le famiglie a rischio alluvioni in Italia sono 2.648.499 (10,8%) nello scenario a pericolosità idraulica media P2. Emilia-Romagna, Toscana, Veneto, Lombardia e Liguria presentano il numero più elevato di famiglie a rischio alluvioni nello scenario di pericolosità idraulica media. Gli edifici a rischio alluvioni in Italia sono 1.351.578 (9,3%) nello scenario a pericolosità idraulica media P2. Le Regioni Emilia-Romagna, Toscana, Veneto, Lombardia e Piemonte presentano il numero più elevato di edifici a rischio alluvioni nello scenario di pericolosità idraulica media. Le imprese esposte al rischio alluvioni in Italia sono 596.254 (12,4%) nello scenario a pericolosità idraulica media P2 con 2.306.229 addetti esposti (14%). Anche qui, le Regioni Emilia-Romagna, Toscana, Veneto, Lombardia e Liguria presentano il numero più elevato di imprese a rischio alluvioni nello scenario di pericolosità idraulica media. Numeri che parlano da soli ed impongono inequivocabilmente una maggiore attenzione da parte di tutti i soggetti sia pubblici che privati del paese, nonché un aumento di risorse da impiegare nella mitigazione dei rischi presenti su tutto il territorio. Come intervenire? Innanzitutto con un attività conoscitiva e con la conseguente valutazione del rischio; poi con una corretta e puntuale pianificazione territoriale, con interventi strutturali di riduzione del rischio sia per centri abitati che per infrastrutture lineari, sviluppando una efficiente rete di monitoraggio ed allertamento (early warning systems); il tutto unito ad una cultura di tutela del territorio che deve essere sempre più sviluppata nel nostro paese. Popolazione a rischio residente in aree a pericolosità idraulica media P2 su base regionale e comunale - “Rapporto ISPRA 287/2018”