Ingegneri Riuniti e smart working: da obbligo a nuova opportunitàA seguito dell’emergenza “Covid-19” e all’emissione delle ultime direttive del governo Conte, anche la Ingegneri Riuniti ha adottato una serie di misure di prevenzione alla diffusione del virus, quali: Attivazione del lavoro da remoto; Aumento della distanza fra gli operatori, tramite turnazione degli addetti dei vari settori e riposizionamento degli addetti su più uffici. Relativamente all’attivazione del telelavoro, è stata implementata per soci, collaboratori e dipendenti la possibilità di collegarsi tramite il proprio computer personale alla rete aziendale. Ad ogni addetto del telelavoro è stato distribuito un software che consente di stabilire una connessione alla rete aziendale tramite una VPN (Rete privata virtuale) che garantisce privacy, anonimato e sicurezza dei dati attraverso un canale di comunicazione (tunnel) riservato e criptato tra dispositivi. L’accesso avviene tramite credenziali di accesso (nome utente + password ‘robusta’) fornite ad ogni operatore. Una volta stabilita la connessione gli addetti hanno la possibilità sia di accedere ai dischi di rete aziendali, sia di prendere il controllo della propria workstation aziendale tramite il Remote Desktop (software di controllo remoto che consente di replicare lo schermo del computer aziendale sul proprio PC). Quest’ultima possibilità offre enormi vantaggi in quanto è possibile sfruttare i software e le relative licenze già installate sui PC aziendali e non è necessario avere un computer personale ad alte prestazioni. Dopo qualche giorno di utilizzo è possibile fare alcune considerazioni relative a questa prima esperienza di telelavoro seppur forzata dalla attuale situazione emergenziale: La connessione VPN+Remote Desktop è sufficientemente fluida e tale da consentire di utilizzare anche programmi tipo Autocad o Revit senza particolari problemi (abbiamo testato anche l’utilizzo di Revit con i workset da remoto). Ovviamente le prestazioni migliori si hanno quando anche l’operatore remoto è dotato di una connessione internet veloce; La produttività degli addetti in alcuni casi è aumentata anche grazie all’assenza di interruzioni al proprio lavoro (meno telefonate, meno richieste da parte dei colleghi, ecc.); I files su cui si lavora sono quelli già presenti sul file server aziendale per cui non è necessaria alcuna procedura di sincronizzazione a fine giornata dei file sui cui si è lavorato da remoto limitando in tal modo la possibilità di perdita di dati a causa di una sincronizzazione non corretta; Per le comunicazioni fra i vari operatori sono stati utilizzati strumenti come Skype e Whatsapp il cui utilizzo è stato reso più vantaggioso tramite la preventiva creazione di gruppi per le comunicazioni fra i membri del team di lavoro; Non sono mancate però anche alcune difficoltà: L’installazione del software di connessione da installare sui computer privati è stata affidata ai singoli operatori tramite distribuzione dei file di installazione e di un manualetto di istruzioni, ma in alcuni casi, questo processo non è andato a buon fine ed è stato necessario far finalizzare l’installazione e la configurazione al personale del Ced. Le problematiche maggiori sono derivate a volte da errori da parte degli operatori e a volte da PC utilizzati non perfettamente integri (sistema operativo non aggiornato, o con qualche problematica irrisolto che impediva l’installazione corretta del software) È stato necessario verificare la configurazione anche di tutti i PC aziendali per consentire la connessione remota (configurazione firewall, configurazione schede di rete, abilitazione alla connessione remota, ecc.) Alcuni software in dotazione abbiamo scoperto che non funzionano in quanto la chiave hardware, anche se correttamente inserita, non viene riconosciuta in caso di connessione remota. Per fortuna il numero di questi software è piuttosto limitato, e poiché la tendenza attuale dei produttori di software sta portando alla conversione delle licenze perpetue in abbonamenti con eliminazione delle chiavi hardware, questo tipo di problemi è destinato ad annullarsi; Sono state segnalate in alcuni casi difficoltà nello stabilire la connessione ed in alcuni casi perdite della connessione che credo che siano legate perlopiù alla qualità della connessione internet utilizzata. Per fortuna la perdita della connessione non provoca la perdita del lavoro in corso. #SFRUTTIAMO LE OCCASIONI Malgrado le difficoltà iniziali di implementazione (lavoro una tantum), le possibilità offerte dal servizio di connessione remota tramite VPN sono risultate preziose nella situazione attuale in quanto ci hanno consentito di rispettare le direttive governative senza dover cessare la produzione, ma credo che si possano rilevare utili anche in futuro una volta cessata la situazione emergenziale. Perché, ad esempio, non recarsi da un cliente con un computer portatile e, sfruttando la connessione internet del cellulare, prendere il controllo della propria workstation aziendale mostrando così il progetto tramite le elevate prestazioni di quest’ultima? Siamo pronti a cogliere ogni opportunità di miglioramento che questa situazione, purtroppo estremamente seria, ci sta offrendo! Molte altre società stanno al momento sfruttando questa modalità organizzativa: siamo curiosi di conoscere le loro esperienze e punti di vista!