Oggetto dell’intervento è la progettazione e la costruzione di una nuova intersezione a rotatoria al posto dell’ intersezione a “T” fra la via Emilia Est (innesti est e ovest) e via Scartazza (innesto sud) in località Fossalta nel Capoluogo del Comune di Modena.
L’incrocio preesistente, visto il particolare contesto viabilistico, prevedeva una gestione delle precedenze che in particolari condizioni di traffico non favoriva un idoneo smaltimento dei veicoli. Nello specifico, le manovre di svolta a sinistra, da via Scartazza alla via Emilia e viceversa, comportavano la formazione di code e rallentamenti ed erano inoltre causa di situazioni di pericolo.
Tra le finalità del progetto vi era sia quella di favorire la percezione di un’intersezione adeguatamente inserita nello specifico contesto viabilistico e territoriale, qualitativamente apprezzabile, fruibile da tutte le tipologie di veicoli, sia quella di favorire una maggiore fluidificazione del traffico e garantire un maggiore livello di sicurezza.
Il progetto ha previsto la realizzazione di una rotatoria di diametro esterno 60 m in sostituzione dell’ incrocio a raso. La rotatoria , realizzata in conformità a quanto previsto dal D.M. 19/04/2006 recante “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali” prevede un diametro interno di 38 m con una larghezza dell’anello di circolazione di 11 m organizzata in un'unica corsia da 9 m e da due banchine asfaltate di 1 m ciascuna.
I tre innesti in rotatoria relativi alla via Emilia(2) e alla via Scartazza presentano due corsie di ingresso ed una sola corsia di uscita. L’innesto sul lato nord ha una sola corsia di ingresso ed una sola corsia di uscita.
Sull’anello interno della rotatoria è ricavato un accesso di larghezza 4 m e profondo 16 m che consente oltre che raggiungere il pozzetto esistente della linea di media tensione anche di eseguire le manutenzioni dell’area verde dell’anello centrale.
Il profilo longitudinale della rotatoria prevede una differenza fra punto più alto e punto più basso del ciglio esterno della rotatoria di circa 0,42 m. Tale dislivello è raccordato con due raggi concavi e convessi di 1720 m: valori compatibili con le velocità che si realizzano sull’anello. La pendenza massima, è dello 0,98%.
Le pendenze trasversali dell’anello sono costanti del 2% verso l’esterno.
L’opera ha comportato il tombamento di un tratto del canale Fossa Bernarda.
Lo scolo delle acque è verso le aree esterne alla rotatoria. L’acqua di piattaforma viene recapitata in fossi di guardia presenti in corrispondenza del ciglio scarpata e confluenti come recapito finale nella fossa Bernarda.