L’intervento riguarda due unità minime di intervento poste all’interno del centro storico di Novi di Modena, nelle immediate adiacenze della piazza principale. I fabbricati ospitavano residenze, attività commerciali e di terziario e la torre civica del comune. Tale torre ha subito un significativo crollo a causa delle scosse sismiche ed anche le altre parti dei fabbricati hanno subito danni molto significativi. Il progetto propone la riparazione ed il miglioramento sismico dei due fabbricati con ricostruzione della torre civica. Le modalità di ricostruzione di questa porzione sono ancora in fase di definizione tra il Comune e la competente Soprintendenza ai Beni Architettonici ed Ambientali. Il progetto proposto recepisce per quanto possibile gli orientamenti del Piano della Ricostruzione redatto dopo il terremoto dal Comune di Novi e si fonda su precise ricerche di tipo archivistico e storico.
I principali danneggiamenti riscontrati sono: crolli di ampie porzioni della torre sul corpo basso e poi demolita interamente nella parte svettante per motivi di sicurezza pubblica; crollo della copertura lignea del corpo basso; lesioni diffuse, anche passanti, sulle pareti portanti in muratura di ogni piano; lesioni a pavimento dovute allo scorrimento degli orizzontamenti di piano; attivazione di cinematismi di ribaltamento di facciata con inflessione fuori piano dei prospetti; lesioni sui rivestimenti interni e sui pavimenti.
La Torre, in questa configurazione, viene ipotizzata con struttura antisismica in cemento armato, rivestendola per la parte basamentale che spicca dalla copertura del corpo di base con muratura faccia a vista, e riproponendo il vecchio elemento turrito rivestito parzialmente con lastre in acciaio tipo “Corten”. Nasce da qui l’introduzione di un nuovo materiale, che pur nel tentativo di recupero “stilistico” originario del manufatto (ormai completamente perso a causa del crollo), vuole riproporne il suo valore storico-culturale, conservandone per tale ragione ciò che merita di essere conservato e tramandato ai posteri, la “sua presenza”. Viene riproposto l’andamento del vecchio coronamento in mattoni, realizzandolo però sempre in acciaio tipo “Corten” e la classica copertura a quattro falde in lamiera di rame a lastra. Compare qui l’orologio, su tutti quattro i lati, a quadrante rotondo. Il progetto prevede lo sviluppo di altre soluzioni formali e materiche che sono attualmente allo studio da parte degli enti competenti.
Nell’edificio principale si è previsto di conservare le murature perimetrali ricostruendo i nuclei verticali interni in muratura portante e gli orizzontamenti. I nuovi solai saranno realizzati con orditura principale e secondaria in legno e saranno completati con tavolato in legno (rasato a calce e tinteggiato). La copertura sarà realizzata con struttura in legno e tavolati, anch’essi in legno, con sovrastante manto isolante e strato di sacrificio in coppi in parte recuperati dalla demolizione. Tutti i serramenti esterni saranno ad alta prestazione termica, saranno realizzati in legno verniciato, sia per quanto riguarda gli oscuranti ad anta, sia gli infissi a vetri di finestre e porte/finestre, e relativamente per quelli posti al piano terreno (finestre), saranno inoltre dotati di elementi di sicurezza in acciaio verniciato (inferriate) di disegno tradizionale del tutto simile alle preesistenze. Dal punto di vista funzionale il progetto prevede la realizzazione di diverse unità abitative con relative pertinenze, ottimizzando gli spazi ed adeguandoli alle prescrizioni.