Il progetto definitivo riguarda il restauro e la riparazione con miglioramento sismico del complesso edilizio di proprietà del Convitto Nazionale, della Camera di Commercio e della Provincia dell’Aquila, comprendente gli uffici, l’ex Liceo classico e la Biblioteca, danneggiato dal sisma del 6 aprile 2009. Il progetto è stato elaborato in associazione temporanea di professionisti con lo studio GA Architetti Associati di Milano e con la consulenza del Prof. Antonio Borri della Università di Perugia – Facoltà di Ingegneria per quanto si riferisce agli aspetti strutturali e con lo studio Doglioni – Daminato di Venezia per quanto riguarda gli aspetti del restauro.

 

 

L’obiettivo del Progetto Architettonico è quello di realizzare un importante e nuovo complesso di funzioni culturali e sociali capace di collegarsi alla città sotto il profilo architettonico ed urbanistico e di rendere palese la storia del palazzo, autentico palinsesto di trasformazioni ricche e complesse, oggi poco leggibili. Dal punto di vista metodologico il progetto ricerca un criterio di recupero articolato e differenziato che concilia una visione unitaria ad un approccio specifico e scientifico, nel massimo rispetto della struttura storica nelle sue diverse fasi costruttive. Il progetto si fonda sui principi di:

-  massima compatibilità con le strutture esistenti intesa, dal punto di vista architettonico,  come ricerca di un linguaggio adeguato alle preesistenza storica  ma anche espressione e testimonianza del nostro tempo;

- ricerca di una corretta distinguibilità dei nuovi interventi rispetto al testo storico;

- reversibilità delle soluzioni proposte.

Il Progetto di Restauro si fonda invece sulla valorizzazione dei caratteri materico-costruttivi dell’edificio ed in particolare sulla riscoperta dell’originale raffinato progetto cromatico di integrazione tra parti in pietra da taglio e parti in intonaco rifinito. Ciò ha significato in concreto: predisporre un progetto diagnostico-conoscitivo articolato e approfondito, realizzare un intervento articolato sulle superfici intonacate, operare sulle superficie della pietra, operare una protezione complessiva della superficie.

 

 

Il progetto si pone come obiettivo la conservazione fisica, il consolidamento e il restauro delle parti superstiti, la conservazione delle volte ed il restauro pittorico delle decorazioni a tempera e l’integrazione attraverso ricostruzione affine delle parti mancanti, attraverso una serie differenziata di interventi, individuati sulla base dell'analisi tipologica e dello stato di conservazione.

Il progetto strutturale di riparazione e miglioramento si è sviluppato a partire dalla individuazione delle Unità Strutturali, con un percorso che è partito dalla lettura delle fasi di accrescimento dell’aggregato (analisi storico critica), ed è proseguito mediante mirati saggi in sito, finalizzati a definire una corretta lettura del complesso quadro di danno. E’ stato infatti rilevato che nelle zone di interfaccia citate sono presenti lesioni più o meno accentuate che indicano movimenti relativi asincroni. L’individuazione delle suddette Unità strutturali ha poi indirizzato la definizione degli stralci progettuali e ha permesso di approcciare il lavoro di modellazione globale della struttura.

Gli interventi in progetto hanno come scopo:

  1. riparare i danni subiti dall’edificio in un ambito di conservazione del bene, con tecniche e materiali rispettosi del contesto esistente;
  2. migliorare il comportamento sismico dell’edificio, compatibilmente con la conservazione, qualora il danno ne abbia mostrato carenze ed eliminando localmente le relative criticità riscontrate.
     

 

 

Scheda sintetica

Anno: 2016

Luogo: L'Aquila

Committente: Provveditorato alle opere pubbliche di Lazio, Sardegna e Abruzzo