
Il progetto ha previsto il miglioramento sismico della scuola secondaria di secondo grado sede dell’Istituto Tecnico Economico “J. Barozzi” sito a Modena, di proprietà della Provincia.
Un vincolo primario nello svolgimento del progetto è stata la necessità che l’edificio fosse mantenuto in completa attività durante il cantiere; questo a seguito l’utilizzo della scuola - ad alta densità di studenti - e la sua collocazione a ridosso del centro storico, che rendeva impossibile una delocalizzazione durante i lavori. Questa necessità ha indirizzato la scelta progettuale verso un esoscheletro esterno che provvedesse per intero all’assorbimento dell’azione sismica di progetto.

L’impatto delle opere in progetto ha richiesto una particolare cura anche in funzione dell’affaccio su una importante arteria del contro della città: l’idea posta alla base dell’intervento, è basata sulla volontà di non "snaturare" le linee dell’edificio ormai consolidate nella storia e nella memoria della città. I grandi "portali" in cemento in progetto, abbracciano il fabbricato e costituiscono gli elementi innovativi portati dal nostro tempo; contestualmente, la loro cadenza ritmata segue la partizione della facciata originaria riflettendone l’immagine.

Il presente progetto è stato redatto in conformità ai Criteri Ambientali Minimi.
L’esoscheletro in calcestruzzo armato esterno all’edificio in oggetto, costituito da setti verticali e travi "fascione", disposto in adiacenza alle facciate, è stato dimensionato in modo che sia in grado di assorbire per intero le azioni orizzontali del corpo in oggetto. Le nuove strutture di facciata sono collegate tra loro in sommità da grandi travi reticolari in acciaio ad assicurare il funzionamento a portale.
L’edificio è stato oggetto di una approfondita campagna di analisi e di verifiche. Di particolare utilità e rilievo ai fini del progetto è stato il monitoraggio strumentale finalizzato all’analisi modale operativa (identificazione dinamica): si tratta di una metodologia innovativa volta individuare sperimentalmente i principali parametri dinamici della struttura quali frequenze proprie, forme modali e coefficienti di smorzamento, al fine di calibrare le modellazioni e le analisi dello stato di fatto.

Le dimensioni degli elementi strutturali sono state definite anche in base a forti vincoli architettonici generati sia delle unità strutturali adiacenti che imponevano – in taluni casi – spazi obbligati, sia dalla necessità di mantenere i parametri aero illuminanti e l’accessibilità alle scale di emergenza.

Le fondazioni sono di tipo profondo e prevedono diversi sistemi di pali in funzione delle portate richieste e subordinati alla necessità di avere una fila degli stessi a ridosso del fabbricato, condizione che impone macchine idonee allo scopo.
Particolare attenzione è stata data alla verifica della connessione tra edificio esistente e nuove strutture, assicurando il rispetto delle gerarchie delle resistenze tra nodi e portali e valutando – con metodologie alternative – le azioni di progetto alla base dei dimensionamenti.

Sono state eseguite approfondite valutazioni per le condizioni sismiche in esercizio (sismi di media intensità) e per gli elementi non strutturali esistenti al fine di garantire l’operatività in tali condizioni.
Particolarmente critico è stato lo studio delle fasi di lavoro: dovendo ottemperare alla piena funzionalità durate i lavori per tutti i 1000 studenti occupanti il corpo in oggetto, sono state necessarie le simulazioni nelle varie fasi sia dell’ordinario flusso di spostamenti in ingresso – uscita e cambi di ora, che le analisi della sicurezza antincendio durante l’evacuazione, mantenendo operative le scale di emergenza.







