
L’intervento progettuale riguarda la ricostruzione di una corte rurale composta da diversi fabbricati, ancora oggi utilizzata per l’attività agricola. Il progetto dei diversi edifici è stato basato sui seguenti principi:
L’Edificio A - La Casa Padronale
L’edificio, di origine settecentesca, compare già nelle carte del Boccabadati nel 1687 e nelle carte del Carandini del 1821 – 1828 presenta eleganti “paraste” bugnate nella facciata principale. La morfologia dell’impianto è costituita da una loggia centrale a tutta profondità del corpo di fabbrica (nord/sud) dal quale, attraverso la porta di ingresso con arco a tutto sesto, si ha accesso ai vari locali posti ortogonalmente alla loggia stessa. L’approccio progettuale per il nuovo edificio residenziale è teso alla “interpretazione aggiornata” degli elementi tradizionali fermo restando la realizzazione di un manufatto che nella memoria collettiva si ripropone con lo stesso dialogo (estetico e formale) che aveva il precedente. Interpretazione sicuramente aggiornata per quanto riguarda l’utilizzo dei materiali da costruzione e nel rispetto delle norme che oggi si impongono nelle nuove costruzioni e che spaziano dai dettati antisismici a quelli energetici.
L’Edificio B – Il deposito, la rimessa mezzi agricoli e i servizi all’azienda agricola – La torre colombaia
L’organismo era composto da un corpo a sagoma “polimorfa”, a due livelli fuori terra e con annessa la pregevole Torre Colombaia completamente crollata e di cui se ne ha testimonianza solamente dalla documentazione fotografica di varia epoca. Questo edificio originariamente aveva una ulteriore porzione nella direttrice nord-sud, andata completamente distrutta da un incendio nel 1960 e mai più ricostruita. Anche per questo edificio, come per la Casa Padronale, l’approccio progettuale è teso alla “interpretazione aggiornata” degli elementi tradizionali.

L’Edificio C - D – La rimessa e deposito dei mezzi agricoli e l’abitazione agricola
L’edificio C-D costituisce una unica unità strutturale dove trova collocazione la porzione (C) destinata a rimessa e deposito e la porzione (D) destinata ad abitazione agricola. L’organismo era composto da un corpo a sagoma regolare e rettangolare a due livelli fuori terra. L’edificio C è destinato a rimessa mezzi agricoli e deposito attrezzature agricole e viene ricostruito nel medesimo sedime dell’edificio crollato. L’organismo che si andrà a ricostruire è composto da un corpo a sagoma regolare e rettangolare con direttrice nord-sud: una prima porzione ad un livello fuori terra e la seconda porzione a due livelli fuori terra. Completa l’organismo C-D la porzione già a suo tempo destinata a piccola abitazione agricola sviluppatesi su due livelli collegati da una scala autonoma rispetto a quella che serve il resto dell’edificio. Completano questo organismo altri spazi produttivi agricoli destinati a terra a Ufficio aziendale per la conservazione dei documenti e della dotazione di pronto soccorso ed al primo piano i materiali ed accessori per la potatura.


