L’intervento edilizio riguarda la demolizione con ricostruzione di un edificio gravemente danneggiato dal terremoto indicato dal Piano Della Ricostruzione del Comune di Mirandola come U.M.I. speciale N° 4.
L’edificio da sostituire sorge al centro di un comparto delimitato dalle strade Circonvallazione, Montanari, Cavour e Fulvia, e prospetta sulla mediana via S. Pellico. Trattandosi di un lotto al confine del centro storico, per una buona metà doveva essere anticamente destinato ad orto/giardino come tanti altri lungo il perimetro esterno, poi successivamente nel tempo riempiti con costruzioni in ampliamento del primitivo insediamento. Nel nostro caso, quando fu costruito il condominio anni ’60, che si deve sostituire, il terreno del lotto lasciato libero fu destinato a parcheggio pubblico ed ad autorimesse per i condomini costruite a confine con il lotto retrostante.
L’edificio si compone di undici unità abitative sviluppate su tre livelli più un piano terra con due unità commerciali e servizi oltre ad un interrato. Il progetto prevede che l’ingresso pedonale al condominio avvenga sia dal portico su via Pellico, che dalle due gallerie intermedie che mettono in comunicazione il portico con il parcheggio pubblico retrostante. Tali due gallerie si allargano in un piccolo spiazzo trapezoidale in corrispondenza dei negozi/uffici e degli ingressi alle due scale e sono sottolineati da apposite finiture di segnalazione. L’accesso per le auto avviene dal lato Nord con un’unica rampa che porta all’interrato.
I materiali fondamentali prescelti sono: l’intonaco tinteggiato nei colori delle terra naturali quali l’avorio l’ocra, il rosso mattone per le pareti esterne, per raccordarsi con i vicini edifici d’epoca; il PVC per gli infissi, a garanzia del migliore isolamento termico; l’alluminio nella versione colorata, con il quale sono state predisposte le griglie di schermatura per le finestre, per i portici/veranda e la copertura, a garanzia della durabilità e della facilità di manutenzione.
Come anticipato, la rampa centrale porta ad un interrato comune che dà accesso alle autorimesse con zona per impianti e/o ripostiglio. L’accesso al piano terra dall’interrato avviene tramite ascensore condominiale a norma per disabili o mediante scala condominiale a due rampe, con larghezza non inferiore a 1,20 m.
La pianta di ogni alloggio ricalca il più fedelmente possibile la forma e le dimensioni degli appartamenti preesistenti, per cui ogni proprietario ha potuto scegliere se riproporre la distribuzione precedente dei locali oppure modificarla del tutto od in parte.